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Bulli… bulle? Un’indagine
CONVEGNO DIBATTITO
sabato 9 novembre 2019 ore 9.00 – 12.00 Areopago del Centro Culturale San Paolo Viale Ferrarin 30, Vicenza
Dopo aver affrontato nel 2018 il tema della maternità surrogata, il Forum delle Associazioni femminili vicentine presenta il lavoro che l’ha coinvolto nel 2019. Si tratta di un’indagine sul bullismo realizzata attraverso un percorso nuovo rispetto al passato: il coinvolgimento di ragazze e ragazzi dai 13 ai 20 anni provenienti da quattro Istituti superiori della città o da gruppi informali di sei Comuni vicentini. Sono stati interpellati per raccogliere, con le risposte date in un questionario anonimo, le loro esperienze, motivazioni, e percezioni sul tema del bullismo.
Intervengono:
sr. Maria Grazia Piazza, sociologa
Maria Luisa Quadri, psicoterapeuta
don Giuseppe Gobbo, presidente Progetto Zattera blu
Le loro riflessioni saranno intercalate da spezzoni tratti dalla pièce teatrale “Un sogno per non avere paura di…” degli studenti dell’Istituto “G. Chilesotti” di Thiene che hanno portato sul palco le loro storie di bullismo.
Il convegno è aperto a tutta la cittadinanza. Saranno presenti alcune classi scolastiche, insegnanti, animatori ed operatori dell’ambito socio-educativo.
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| | 27 SETTEMBRE 2019 | | FridaysForFutureITA | | VICENZA | |
3° GlobalClimateStrike
femminileplurale
aderisce alla manifestazione di Vicenza
https://www.fridaysforfutureitalia.it/27-settembre
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MATER SEMPER CERTA? gestazione per altri, maternità surrogata, utero in affitto
Ne parleremo con
la sociologa Monica Chilese
la psicoterapeuta Maria Luisa Quadri
il medico Evelina Bianchi
la filosofa Luisa Muraro
nel convegno-dibattito organizzato dal
Forum delle associazioni femminili vicentine
sabato 2 dicembre, Centro Culturale San Paolo, Vicenza, viale Ferrarin 30
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LUISA MURARO interviene alla IX edizione di “Vivere sani, Vivere bene”
Dal 15 al 22 ottobre si è tenuta a Vicenza, proposta da Fondazione ZOE la IX edizione di “Vivere sani, Vivere bene”, il ciclo di incontri con esponenti del mondo della medicina, della psicologia e della filosofia quest’anno dedicato a “La mente in Salute”. Proponiamo l’intervista a Luisa Muraro, filosofa dell’Università di Verona, fondatrice della Libreria delle Donne, unanimemente riconosciuta come una delle voci più autorevoli della riflessione contemporanea è stata intervistata da Riccardo Fanciullacci (Università Ca’ Foscari) sul tema della relazione tra accudimento e femminilità.
L’incontro è stato preceduto dalla proiezione del film “Tra cinque minuti in scena”, primo lungometraggio di Laura Chiossone, giovane regista che parla con coraggio di vecchiaia, di malattia e di rimpianti.
La protagonista della pellicola è un’attrice di teatro nel pieno della maturità che si trova a doversi prendere cura dell’anziana madre: ogni mattina la lava, la veste, la accudisce con amore e anche con l’impazienza tipica di chi è vittima di una scelta forzata. Una tenera storia di dipendenza che mixando i linguaggi del documentario, del teatro e della fiction, dipinge con maestria e col sorriso il quadro di un passaggio generazionale tutto al femminile.
Il film è stato premiato come miglior opera indipendente al Premio FICE (Federazione Italiana Cinema d’Essai) 2013.
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femminileplurale sottoscrive l’appello e aderisce all’iniziativa vicentina del 30 settembre prossimo sulla violenza contro le donne
APPELLO
AVETE TOLTO SENSO ALLE PAROLE
Volete togliere senso ai numeri che parlano di un dramma. Non sapete quanto pesa denunciare e quale scelta sia. Ogni denuncia porta con sè la nuova violenza di cronache morbose, pornografiche, che trasformano le vittime in colpevoli.
Non sapete dare un senso al silenzio che le donne scelgono, o a cui sono costrette e lo occultate nelle statistiche che segnano una lieve diminuzione delle denunce, seppellendo nei numeri il peso permanente della violenza, degli stupri, dei femminicidi.
Avete tolto senso alle parole quando trasformate la violenza contro le donne in un conflitto etnico, razziale, religioso.
Avete tolto senso alle parole quando difendete il vostro essere uomini, senza pensare all’ulteriore violenza che infliggete: donne nuovamente vittime, oggetto dei vostri conflitti di supremazia.
Quando riecheggia il fatidico “dove eravate?”, vorremmo noi chiedervi “dove siete?” Siamo uscite dal silenzio, abbiamo detto “se non ora quando” ed ancora “nonunadimeno”, abbiamo denunciato i diritti negati con la piattaforma CEDAW. Abbiamo colorato piazze, città, la rete, le nostre vite perché vogliamo vivere ed essere libere.
Reagiamo con la forza della nostra libertà all’insopportabile oppressione del giudizio su come ci vestiamo o ci divertiamo.
Ci vogliamo riprendere il giorno e la notte, perché non c’è un “mostro” o “un malato” in agguato, ma solo chi vuole il possesso del nostro corpo, della nostra mente, della nostra libertà. Non ci sono mostri o malati,ma solo il rifiuto di interrogarsi, il chiamarsi fuori che alla fine motiva e perpetua la violenza.
Le parole sono armi, sono pesanti lasciano tracce profonde ed indelebili, determinano l’humus in cui si coltiva la “legittimità” della violenza, la giustificazione dell’inversione da vittima a colpevole.
Ci siamo e continueremo ad esserci per riaffermare che la violenza contro le donne è una sconfitta per tutt* e ci saremo ancora perché vogliamo atti e risposte:
– La convenzione di Istanbul è citata, ma non applicata, farlo!
– La depenalizzazione dello stalking, va cancellata – ora!-
– La cultura del rispetto si costruisce a partire dalla scuola, dal senso delle parole, si chiama educazione!
– Agli operatori della comunicazione tutt*, chiediamo che ci si interroghi e si decida sul senso dell’informazione, sul peso delle parole ed esigiamo la condanna di chi si bea della cronaca morbosa.
– Ancora una volta risorse e mezzi per i centri antiviolenza, case sicure, e norme certe per l’inserimento al lavoro.
– Vogliamo che venga diffuso e potenziato il servizio di pubblica utilità telefonico contro la violenza sessuale e di genere, adesso!
– Alla magistratura e alle forze dell’ordine, che venga prima la parola della donna in pericolo, della donna abusata, che non si sottovaluti, che non si rinvii, che si dia certezza e rapidità nelle risposte e nella protezione.
Chiediamo a tutt*, pesate le parole. Sappiate che non si può cancellare la nostra libertà.
Adesioni ad appello al 21 settembre
Susanna Camusso, CGIL
Elisabetta Addis, economista
Roberta Agostini, parlamentare
Antonella Bellutti, olimpionica ciclismo
Sandra Bonzi, scrittrice
Gabriella Carnieri Moscatelli, Telefono Rosa
Luciana Castellina, politica e giornalista
Francesca Chiavacci, Arci
Franca Cipriani, Consigliera Nazionale di Parità
Daria Colombo, delegata PO Comune Milano
Lella Costa, attrice
Geppi Cucciari, attrice
Maria Rosa Cutrufelli scrittrice
Diana De Marchi, Commissione PO Milano
Loredana De Petris, parlamentare
Alessandra Faiella, attrice
Angela Finocchiaro, attrice
Francesca Fornario giornalista
Maddalena Gasparini, neurologa
Maria Grazia Giannichedda, Fondazione Basaglia
Marisa Guarneri, Cadmi (Centro donne maltrattate Milano)
Cecilia Guerra, parlamentare
Anna Guri, Scuola di Teatro Paolo Grassi
Francesca Koch, Casa Internazionale delle Donne
Simona Lanzoni, Pangea
Loredana Lipperini, giornalista e scrittrice
Maura Misiti ricercatrice Cnr
Rossella Muroni, Legambiente
Bianca Nappi, attrice
Giusi Nicolini, dirigente politica
Ottavia Piccolo, attrice
Bianca Pomeranzi esperta Cedaw
Rebel Network
Cristina Obber, giornalista e scrittrice
Norma Rangeri, giornalista
Rosa Rinaldi, dirigente politica
Chiara Saraceno sociologa
Linda Laura Sabbadini, statistica
Assunta Sarlo giornalista
Stefania Spanò, “Anarkikka” vignettista
Monica Stambrini, regista
Paola Tavella, giornalista e scrittrice
Vittoria Tola, Udi
Livia Turco, Fondazione Nilde Iotti
Chiara Valentini, giornalista e scrittrice
Elisabetta Vergani, attrice
Alessandra Kustermann, ginecologa
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